mercoledì 10 dicembre 2014

"Buon viaggio" ed é già troppo tardi

venerdi, prendo mezza giornata, scendo giu' nella tuscia a trovare mia madre e con l'occasione a fare la mia prima garetta di MTB.
Ore 11:33 "be allora Marco BUON VIAGGIO", la grattata arriva imminente come gira le spalle ma é già troppo tardi, quello che stato fatto é fatto, quello che stato detto é stato detto.
Salgo su in ufficio, aspetto le 12, per scappare a casa prender su Monika e scappare giu' da mia mamma, devo riuscire a non passare per Firenze per l'ora di punta.
Ore 11:45 il telefono squilla "Marco ho un problema, pulendo la tastiera con il computer acceso mi é successo qualcosa e ora é bloccato" nnnnnnnnnnnooooooooooooooooo la grattata non ha avuto successo, mi avvio velocemente per una rapida soluzione, ed invece no, mi tiene inchiodato fino alle 13!!!
Timbro, passo da casa, parto. E purtroppo é una fila continua da Bologna ad Arezzo, esasperato maledico quel momento....

Arrivati, vedo che non ha piovuto, e spero in un esordio asciutto per la gara di MTB.
Sabato mi sveglio presto, Monika rimane a dormire, io esco di casa ed é subito una brutta notizia, piove ed ha piovuto TUTTA LA NOTTE, vado lo stesso, alla fine per fare questa gara mi son distrecato nella burocrazia italiana facendo 9-10 telefonate. A Canino la situazione sembra migliore, mi iscrivo, esco dal ufficio e piove.....

Smette per la partenza, e qui inizierebbe il race report:
I partecipanti non sono molti e molti hanno desistito una volta arrivati a Canino, con 15 minuti si parte, la partenza é lanciata in salita, partono tutti a 1000, io non conosco bene le dinamiche delle gare MTB e mi ritrovo nelle retrovie, rettilineo dell'arrivo curva secca a destra e si sta sullo sterrato fangoso, poi nel bosco, curvette e contro curvette in single track e si sente urlare, rallento e mi ritrovo in un precipizio, altro che discesa, tra l'altro fangosissssimo, provo e va, ora siamo a fondo valle ed é ancora piu' fangoso, inizio a sorpassare un po' di gente, anche nella salita continuo, discesa curva a sinistra e qui finisce la mia gara, la catena si rompe.... La prendo con un sorriso, arriva uno dell'organizzazione, scambia qualche battuta e mi promette che al tornante c'è qualcuno che mi aspetta per portarmi al campo, ma io me la faccio a piedi, aspettando anche qualche concorrente passare.....
Mi son cmq divertito per quel poco che ho fatto, Mi sta piacendo molto la MTB.

Per il resto..... belle mangiate, che mangiate! Degustazione di Olio, corsetta, un po' di nuoto nella piscina piu' calda e brutta del mondo.

lunedì 1 dicembre 2014

cross camignolo 2014, race report

SBAM! come il suono della porta chiusa all'improvviso dal vento o come uno SPLASH! di acqua gelata che ti arriva senza preavviso, questo é stato il mio cross di camignolo,
Ci arrivo con una pessima condizione, ho re-iniziato da poco ad allenarmi e questa é la prima gara che faccio, ma mi ero completamente dimenticato quanta sofferenza comporta un cross, sopratutto se nelle ultime settimane non ho guardato molto cosa mangiavo....

Dopo 3 giorni di pioggia, finalmente non piove, e anzi un leggerissimo sole da il buongiorno al ritrovato cross di camignolo, tolto da diversi anni dal calendario di coppa ticino. Il posto lo conosco bene, spesso corro intorno al pratone durante la pausa pranzo, essendo ad un tiro di schioppo dal mio ufficio, ma il pratone ed il circuito non lo conosco affatto, da una prima ricognizione, il percorso é bello, molto bello, ma duro, 4 giri e mezzo per 8,2 km, partenza subito interessante, un rettilineo di 50-60 metri curva a destra secca e strettoria e poi una lunga salita accanto ad un ruscello, dove già singolarmente é difficile starci. Naturalmente rimango imbottigliato e lungo la salita sto in fila indiana, ma non perdo di vista quello che l'anno scorso era il mio punto di riferimento.

Vado abbastanza bene, anche se non sono molto veloce, passo il primo mezzo giro ed i primi due, poi il mio riferimento in una curva cade, mi fermo a chiedere se avesse bisogno di una mano, ma mi lascia andare via, lui si ritira e io spengo la lampadina, inizio a soffrire, i strappetti da fare con piccozza e corda, li faccio quasi camminando, poi l'ultimo giro fatto senza veterani , vedo che quello davanti e me é lontano come quello dietro di me, tiro ma manco piu' tanto anche perché il tronco mi fa male, Finisco, stravolto, con un unico pensiero "qua tocca cambià qualcosa...."