SBAM! come il suono della porta chiusa all'improvviso dal vento o come uno SPLASH! di acqua gelata che ti arriva senza preavviso, questo é stato il mio cross di camignolo,
Ci arrivo con una pessima condizione, ho re-iniziato da poco ad allenarmi e questa é la prima gara che faccio, ma mi ero completamente dimenticato quanta sofferenza comporta un cross, sopratutto se nelle ultime settimane non ho guardato molto cosa mangiavo....
Dopo 3 giorni di pioggia, finalmente non piove, e anzi un leggerissimo sole da il buongiorno al ritrovato cross di camignolo, tolto da diversi anni dal calendario di coppa ticino. Il posto lo conosco bene, spesso corro intorno al pratone durante la pausa pranzo, essendo ad un tiro di schioppo dal mio ufficio, ma il pratone ed il circuito non lo conosco affatto, da una prima ricognizione, il percorso é bello, molto bello, ma duro, 4 giri e mezzo per 8,2 km, partenza subito interessante, un rettilineo di 50-60 metri curva a destra secca e strettoria e poi una lunga salita accanto ad un ruscello, dove già singolarmente é difficile starci. Naturalmente rimango imbottigliato e lungo la salita sto in fila indiana, ma non perdo di vista quello che l'anno scorso era il mio punto di riferimento.
Vado abbastanza bene, anche se non sono molto veloce, passo il primo mezzo giro ed i primi due, poi il mio riferimento in una curva cade, mi fermo a chiedere se avesse bisogno di una mano, ma mi lascia andare via, lui si ritira e io spengo la lampadina, inizio a soffrire, i strappetti da fare con piccozza e corda, li faccio quasi camminando, poi l'ultimo giro fatto senza veterani , vedo che quello davanti e me é lontano come quello dietro di me, tiro ma manco piu' tanto anche perché il tronco mi fa male, Finisco, stravolto, con un unico pensiero "qua tocca cambià qualcosa...."
vabbè sui piattoni in bici sarai pure avvantaggiato, ma almeno nelle campestre vuoi soffrì un po'? :)
RispondiEliminason fatte per soffrire e ci riesco benisssssimo :-)
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